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Prevenire la violenza sulle donne: promuovere una cultura di #paritàdigenere.

  • di
me too

Come fare? Facendo chiarezza sullo sviluppo psicosessuale e affettivo, in particolare femminile, dall’infanzia all’età adulta.
Dove? In una stanza di psicoterapia; un salotto culturale;
un’intervista; un libro.
Con chi? Con le donne e gli uomini; le famiglie e la scuola.

Quella della parità di genere è una cultura in cui la libertà, l’autodeterminazione, l’individuazione sono diritti essenziali.
Alla base della violenza sulle donne, vi sono invece meccanismi come il possesso, l’attribuzione di un senso di inferiorita’ e l’oggettificazione della donna stessa e del suo corpo.

Perche’ parlare di #sessualitàfemminile per prevenire la violenza? Il sesso fatto/cercato/voluto dalle donne è, in maniera stigmatizzata, per lo più collegato alla soddisfazione esclusiva del piacere del partner e/o al concepimento: si tratta di una sessualità caratterizzata da stereotipi e pregiudizi, trasmessi all’interno della famiglia e del sociale.

In famiglia, i genitori vanno sostenuti nel parlare delle zone erogene,  della libido, della masturbazione, del sesso nella vita delle figlie. A livello scolastico bisogna avviare attività di educazione alla sessualità ed all’affettivita’, sin dalla prima infanzia.

Come una bambina potrà sentirsi una donna completa, se non conosce il proprio corpo o lo vive come qualcosa di strumentalizzato? Come una bambina potrà sviluppare un senso di autostima se il ciclo mestruale, i cambiamenti fisici legati alla pubertà/adolescenza o l’attrazione per l’altro/altra sono coperti da una coltre di vergogna, pudore e colpevolizzante segreto?
Di contro, come un bambino potrà aver rispetto per confini mentali e fisici della propria partner, se non gli viene spiegato come funziona il corpo, la sessualità e l’emotività (propria e) altrui?.

Fondamentale per la futura donna conoscere se stessa, il proprio corpo, il proprio ruolo (e le potenzialità correlate).
Allo stesso livello,  per il futuro uomo conoscere caratteristiche fondanti del genere femminile, valorizzandone le differenze e non mortificandone spazi di realizzazione personale e/o lavorativi.
La conoscenza consapevole propria e altrui Vs. il limitato e presupposto pre-giudizio.

Arca vi propone due spazi/tempi di riflessione sui temi appena dibattuti:

  • L’albo illustrato “Lina e l’esploratrice” di K. Hotter, L. Sonnberger, F. Staffelmayr , edizione Settenove. Un libro che racconta caratteristiche e funzionamento degli organi sessuali femminili, anche attraverso parti divulgative e immagini evocative.

  • Presentazione del racconto “Domande inopportune” di Marianna Mezzocapo e Flavia Palieri (presso Officine Beat in via degli Equi 29, Roma. Sabato 8 Ottobre 2022, ore 18.30), nell’ambito dell’evento “Estate a quattro mani” (promosso dalla casa editrice L’Erudita). La storia di una ragazza e dei suoi ricordi di bambina, che scopre ed esplora il piacere che il proprio corpo evoca. Interverrà la dott.ssa Roberta Nasello, psicologa psicoterapeuta di Arca, con riflessioni sul ruolo dei genitori nel favorire un’adeguata conoscenza, da parte dei figli (specie di genere femminile), del proprio corpo e della propria sessualità.

(Illustrazione di copertina Annalisa Grassano)

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