Uscita #5 di “Letture a bordo”: le DONNE.
Le Dee dentro la donna.
Recensione a cura della Dott.ssa Claudia Secchi, Psicologa di ARCA.
Care amiche, socie, pazienti, sostenitrici e sconosciute,
ecco la quinta uscita della rubrica di racconti e storie per la mente di ARCA.
Jean S. Bolen, psichiatra e psicoanalista junghiana,
con questo libro scorrevole e rivoluzionario
riesce magistralmente nell’intento di insegnare alle lettrici
come riconoscere ed entrare in contatto con alcuni dei
modelli inconsci interni (cosiddetti archetipi)
utili a comprendere la psiche femminile e a guidare il comportamento.
Invita ad immaginarli come se fossero divinità greche,
che abitano l’inconscio.
Imparando a conoscerle nelle loro peculiarità
si diventa più consapevoli
di quanto possano influenzare determinate sensazioni, azioni e scelte di vita
molto più spesso di quanto non si pensi.
L’autrice guida le lettrici nell’immaginare
di avere una sorta di Olimpo interno
in cui quindi possono convivere divinità molto diverse tra loro,
che potrebbero perciò in alcuni momenti essere apertamente in conflitto,
spingere verso direzioni differenti
o bloccare il percorso evolutivo personale,
soprattutto se vengono represse, inascoltate o negate.
Scorrevole e semplice, il libro incuriosisce di capitolo in capitolo.
Ogni donna, durante la lettura, riconosce immediatamente quali siano le sue “dee” predominanti
e, con grande stupore e sorpresa,
non solo comprende l’origine di tale modello interno
ma scopre come coltivarlo in funzione di sviluppi futuri.
Dare un’immagine all’energia psichica
aiuta notevolmente sia a comprenderla nella sua complessità
che ad entrarci in dialogo.
La consapevolezza di sé inoltre conferisce maggiore potere decisionale:
quali archetipi coltivare e quali tenere a freno in una determinata fase di vita?
Accade poi, procedendo nella lettura,
che si inizia a comprendere perché
in alcune situazioni ci si possa sentire così profondamente “diverse”.
Si impara a riconoscere anche nelle altre donne
una differente divinità predominante
con cui a quel punto ci si può relazionare più costruttivamente.
Nessuna donna dopo aver letto il libro
si sentirà più inadeguata o sbagliata per i propri vissuti o comportamenti,
né si arrabbierà o stupirà se altre donne
in situazioni identiche
ragionano o si comportano
in maniera totalmente diversa da lei.
Più si scorrono le pagine infine,
più il libro fornisce l’imperdibile occasione di mettersi in discussione:
– Questa dea la sento proprio diversissima da me, eppure ha una qualità che potrebbe essermi utile! –
A quel punto, letteralmente, la forza interna può essere evocata, ricercata.
Si può scegliere consapevolmente di prendere un determinato mito come modello,
in quanto utile ad affrontare una specifica situazione
o a sviluppare una potenzialità fino ad allora inespressa.
L’aspetto rivoluzionario di questo libro
che vivamente vi consigliamo
è che ogni modello archetipico proposto
è femminile,
quindi l’autrice non ricorre mai al rischio e insieme allo stereotipo patriarcale
di sollecitare in alcune circostanze
lo sviluppo nella donna di determinate qualità
ricorrendo a riferimenti maschili.
Esistono infatti, per ogni occasione,
potenti modelli femminili
a cui ricorrere se si vuole essere maggiormente protagoniste,
o eroine,
della propria esistenza.
Riferimenti bibliografici: “Le Dee dentro la donna” di Jean S. Bolen, 1991, Casa Editrice Astrolabio-Ubaldini Editore, Roma.
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