Uscita #7 di “Letture a bordo”: le DONNE
DONNE CHE AMANO TROPPO
Recensione a cura della Dott.ssa Ilaria Saturnini, Psicologa di ARCA
Per la settima uscita della rubrica di racconti e storie per la mente ho pensato di parlarvi di Donne che amano troppo, scritto da Robin Norwood.
Pubblicato per la prima volta in Italia nel 1985, il libro presenta contenuti ancora estremamente attuali e utili, come suggerisce il titolo, a tutte quelle donne che “amano troppo”,
ma anche a tutte coloro che vogliono riflettere su quanto di sé e dei propri fantasmi del passato entri in gioco nei rapporti sentimentali.
L’autrice e psicanalista ci spiega che “amare troppo” vuol dire votare se stesse ad una relazione, al punto tale da annullarsi e non sapere più né chi si è, né dove si sta andando.
“Quando ci limitiamo a “essere” invece di “fare”, ci sentiamo imbarazzate e molto vulnerabili.“
“Amare troppo” vuol dire cercare dei partner di cui occuparsi costantemente,
quando la propria autostima passa attraverso l’amore che qualcun altro è disposto a dare,
piuttosto che tramite quello che noi stesse siamo in grado di donarci.
“Al fondo dei nostri sforzi di cambiare un’altra persona c’è una motivazione fondamentalmente egoistica: la speranza che, riuscendo a cambiarla, saremo felici. Non c’è niente di male nel desiderio di essere felici, ma porre la fonte di questa felicità fuori di noi, nelle mani di qualcun altro, significa negare le nostre capacità, ed evitare la responsabilità di cambiare in meglio la nostra stessa vita.”
Quelle della Norwood sono storie di donne vulnerabili, afflitte da sensi di colpa, che negano la propria infelicità
e manipolano il mondo esterno alla ricerca disperata di qualcuno da aiutare o da accusare, per cercare di lenire il proprio dolore.
Si tratta di donne per le quali sentirsi necessarie equivale a sentirsi amate;
donne che vedono nel proprio partner la soluzione di tutti i problemi;
donne per le quali il valore personale si misura solo attraverso gli occhi degli altri;
donne che, nella maggior parte dei casi, hanno avuto famiglie non in grado di farle sentire amate e/o rispettate, riconosciute e “viste” con occhi amorevoli.
“Porre fine a una relazione che ci fa stare male è tanto più difficile quanto più ci ricorda i nostri struggimenti infantili.”
Ecco allora che il vuoto d’amore diventa una fame costante, conducendo alla ricerca di partner inadeguati a sviluppare una relazione di cura reciproca o un sentimento duraturo.
Nel libro scelto per l’uscita #7 di “Letture a bordo” è facile ritrovare aspetti di sé nelle testimonianze riportate,
e accedere a consigli preziosi per potersi indirizzare verso una strada che punti dritta alla ricerca e alla coltivazione dell’amore per se stesse, prima di ogni altro.
Riferimenti bibliografici: Donne che amano troppo, Robin Norwood, Feltrinelli Editore (2013)
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