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“Letture a bordo” di Arca, uscita #1: la Rubrica di racconti e storie per la mente.

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Uscita #1 di “Letture a bordo”: le DONNE.

Donne che corrono coi lupi

Recensione a cura della Dott.ssa Claudia Secchi, Psicologa di ARCA.

Care amiche, socie, pazienti, sostenitrici e sconosciute,

se c’è un libro- culto che sentiamo il dovere di consigliarvi,

da psicologhe ma innanzitutto da donne,

è “Donne che corrono coi lupi”.

Clarissa Pinkola Estès, psicoanalista junghiana,

in questo testo riprende Miti e Fiabe

per accompagnarci simbolicamente in un viaggio dentro noi stesse.

L’obiettivo è ritrovare e sollecitare la forza psichica più caratteristica, potente, istintuale e creatrice del femminile: la Donna selvaggia.

Qualsiasi donna abbia letto “Donne che corrono coi lupi”

lo ha consigliato ad un’amica, ad una sorella, alla madre o alla figlia.

Non perché sia una semplice e piacevole lettura, ma perché

riesce nell’intento di stimolare un percorso di crescita interiore,

talmente potente da cambiare profondamente la vita.

Milioni di donne ne hanno beneficiato e continuano a diffonderlo, con il passaparola,

tramandandolo alle generazioni future.

Ogni lettrice concorda nel descriverla come un’opera da approcciare con cautela,

per far sedimentare ciò che sollecita

Può essere interrotta e ripresa quando è il momento giusto, facendosi guidare (guarda caso) esclusivamente dall’istinto.

Alcune donne impiegano mesi, a volte anni, a terminarlo.

Scelgono di interromperlo in punti ben precisi, che toccano corde profondissime,

lasciando travolte, sorprese espesso arrabbiate,

per aver vissuto fino a quel momento nell’inconsapevolezza.

Raccoglie un patrimonio di insegnamenti, tramandati nei secoli,

che in alcuni passaggi della vita possono rivelarsi cruciali.

Sono scritti in chiave simbolica e frutto di un lavoro di ricerca ventennale,

in cui l’autrice ha consultato anziane cantastorie provenienti da diverse parti del mondo.

Ne ha così riscoperto non solo la trama originale, senza addolcimenti,

ma anche il reale significato, perduto o travisato.

E’ un libro da portare con sè, nei piccoli o lunghi viaggi, nelle “Letture a bordo” di un bus per esempio.

Scorrendo le pagine, di capitolo in capitolo,

le donne possono soffermarsi, riflettere

e comprendere quanto la società abbia represso la nostra risorsa interiore più potente.

Quanto gli stereotipi, le paure e le insicurezze abbiano influenzato le nostre vite.

Senza il nostro istinto innato, più arcaico e selvaggio,

ci siamo ritrovate ad essere più ingenue,

o a dover faticare il doppio per autoaffermarci nella vita,

o esposte a seri pericoli senza rendercene conto.

Una volta ritrovata però,

la Donna selvaggia presente in ognuna di noi,

potrà guidarci nel costruire un’esistenza conforme ai nostri bisogni più autentici e

ci allarmerà ogni qualvolta non ci staremo tutelando, o autoaffermando nella nostra unicità.

Se la società nei secoli ha represso la potenza del nostro istinto,

è proprio perché ne riconosceva il valore

e lo temeva:

avrebbe messo in discussione l’ordine sociale patriarcale e maschilista.

Lo Stato di diritto invece ad oggi,

non solo finalmente ha compreso l’importanza di prevenire le discriminazioni di genere,

ma dimostra di aver profondamente bisogno del nostro contributo, specifico, essenziale, creativo e… potente.

Più che mai in questo periodo storico,

che esige una spinta creativa e brama una rinascita,

le donne saranno centrali per la ricostruzione.

Devono essere pronte quindi non solo ad affrontare il difficile presente,

ma anche il futuro,

al massimo delle loro potenzialità.

Il primo tra i testi di “Letture a bordo” ci sembra un’ottimo punto di ripartenza.

Riferimenti bibliografici: Donne che corrono coi Lupi, Clarissa Pinkola Estès, I edizione Pickwick BIG giugno 2016

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